giovedì 7 dicembre 2006

Cos’ è la teoria della “faccia” e come rientra nella descrizione della comunicazione?


Goffman ha introdotto il concetto di “faccia”, ripreso da diversi autori in seguito, che definisce ciò che ogni individuo mette in gioco nella comunicazione e nella relazione con gli altri, ossia l’immagine di sé. Questo concetto serve a descrivere la dimensione psico-sociale delle interazioni tra gli individui.
La faccia è quindi il valore sociale positivo che ognuno rivendica attraverso il suo comportamento, la linea che adotta ogni volta che si trova in una situazione di comunicazione. Goffman ha analizzato il modo in cui ognuno cerca di far accettare e preservare l’immagine di sé che si è costruito per gli altri, e che mette in gioco in ogni relazione o interazione. Questi processi atti a “preservare la propria faccia” sono descritti da Goffman come azioni “difensive”.

Giorgio De Chirico
Nello stesso modo, le relazioni implicano generalmente di preservare la “faccia” dell’interlocutore, con azioni “protettive”. Ogni comunicazione mette in bilico le “facce” di tutti i partecipanti e comporta quindi questo gioco costante di equilibrio-disequilibrio, nominato da Goffman “face-work”.
Edward Hopper , Chop Suey

« Agendo assieme, la regola che impone rispetto per se stessi e quella che richiede considerazione per gli altri fanno sì che il soggetto tenda a comportarsi in modo da salvare sia la propria faccia che quella degli altri partecipanti. »
(Erving Goffman, Modelli di interazione, 1969, traduzione italiana Il Mulino, 1971, p. 13)

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